Un fazzoletto di terra largo sette chilometri e lungo 13, nel comune di Castagneto Carducci (Livorno), raccolto tra le colline e ilmar Tirreno, di fronte all’Arcipelago toscano. Conta 1.359 ettari di vigne, 65 aziende produttrici e 6,5 milioni di bottiglie nel 2020, composte per l’83 per cento da Bolgheri doc e Bolgheri superiore doc: ovvero i vini rossi dal valore medio più alto picd’Italia.
Una recente analisi della Lt Wine food advisory ha messo a fuoco il valore e il posizionamento di Bolgheri in Italia e sui mercati internazionali, rilevando, tra l’altro, come le già alte quotazioni dei suoi vini abbiano registrato crescite a due cifre negli ultimi due anni che comprendono anche la pandemia. Una bottiglia di Bolgheri doc oggi costa mediamente 63 euro e ne servono in media 124 per una bottiglia del più prezioso Bolgheri superiore doc: prezzi lievitati rispettivamente dell’11% e del 15%, nel periodo aprile 2019-aprile 2021.
Etichette
In questo paradiso enologico, stando all’indice Liv.Ex dei fine wines, vengono prodotte tre delle dieci etichette più commercializzate al mondo, e precisamente Sassicaia della Tenuta San Guido, Ornellaia e Masseto della Marchesi Frescobaldi: il che fa di Bolgheri anche l’area vinicola più rappresentata in quell’Olimpo di etichette cult, prima di Côte d’or (Borgogna), Champagne, South Australia, Pessac-Leognan e Langhe. Insomma da quelle parti di valori ci si intende, ed è quindi facile che le quotazioni delle terre a vigneto, nei rari casi in cui vengano messe in vendita, superino agevolmente quelle registrate di recente dalla tradizionale indagine sui valori fondiari del Crea che assegna all’area di Bolgheri valori compresi tra un minimo di 200 a un massimo di 400 mila euro ad ettaro. «La capacità di fare squadra (come in nessun’altra parte d’Italia, ndr.), la coesione e l’unità d’intenti dei produttori hanno portato questo piccolo territorio a primeggiare a livello globale, insieme alle più importanti aree vocate del mondo», sottolinea Albiera Antinori, presidente della Marchesi Antinori che possiede a Bolgheri la celebre cantina Guado al Tasso. Antinori è anche presidente del giovane Consorzio di Bolgheri e Bolgheri Sassicaia doc che ha la tutela di questi grandi vini ed è guidato da un triumvirato di imprenditrici: Antinori, appunto, affiancata dai vicepresidenti Priscilla Incisa della Rocchetta (Tenuta San Guido) e Cinzia Merli (Le Macchiole)