Cantina produttori San Michele Appiano e il vino dei sogni

_D4Z9590B«Sarebbe il mio desiderio fare un anno un grande Pinot nero», confessa Hans Terzer, enologo della Cantina  Produttori San Michele Appiano e anche presidente dell’associazione kellermeister dell’Alto Adige-Suedtirol.  Nel frattempo il tenace e autorevole winemaker della maggiore realtà vitivinicola dell’Alto Adige ha sfoderato  il «vino da sogno» della maison di cui si prende cura dal 1977: l’ Appius, radice storica e romana del nome Appiano.

E’ il primo figlio di un progetto nuovo, il primo del genere in Italia:  Appius sarà il frutto della migliore uva che sarà prodotta quell’anno. Bianca o rossa non importa, dovrà essere la migliore di quella vendemmia e sarà una sorpresa ogni anno sia nella composizione che nella proporzione delle singole varietà di uve utilizzate.

La prima annata di Appius è il 2010, «una bellissima annata per i vini bianchi, sia nella famiglia del Pinot che del Sauvignon», dice Terzer. Dentro il bicchiere 2010 c’è Chardonnay in prevalenza accompagnato da piccole partite di Sauvignon, Pinot bianco e grigio.

In pratica è  il primo cuvée di San Michele Appiano, ed è autografato dal suo autore: 4 mila bottiglie più 300 magnum saranno in distribuzione dal 24 novembre e saranno capaci di invecchiare 10 anni, in scioltezza. Appius_dettaglio Il prezzo al pubblico: 92 euro la bottiglia singola, 185 euro la magnum, Iva compresa. E’ tanto?  Non è poco sicuramente. Ma è una sfida che lo staff di San Michele Appiano ha lanciato con convinzione. In occasione del primo assaggio, al Merano wine festival 2014, molti apprezzamenti  anche da parte di produttori di bocca difficile, qualche voce critica. A me è piaciuto.firma-anna-di-martino-long

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