Agri4Index Unicredit-Nomisma Wine Monitor- Vinitaly: premiate 8 cantine

Umani Ronchi nelle Marche, Cantine Spinelli in Abruzzo, Feudi di San Gregorio in Campania, Ricci Curbastro e figli in Lombardia, GD Vajra in Piemonte, Planeta in Sicilia e Masi agricola nel Veneto: ecco le magnifiche sette cantine vincitrici dell’Unicredit Wine Award. A queste se ne aggiunge un’ottava: la coop trentina Cavit.  A lei è stato assegnato il premio speciale dedicato alle innovazioni tecnologiche legate alla filiera, che riguarda nel suo caso il progetto Pica, acronimo di Piattaforma Integrata Cartografica Agriviticola, avanzata piattaforma tecnologica per l’implementazione di una viticoltura di precisione, intelligente ed eco-sostenibile.

Cosa sono questi premi?

L’unicredit Wine Award è il riconoscimento assegnato dal gruppo bancario milanese alle cantine valutate Best Ambassador nell’ambito del noto progetto Agri4Index: il super indice di competitività creato tre anni fa da Unicredit con Nomisma Wine Monitor-Vinitaly.

Senza entrare nei dettagli di un lavoro che passa attraverso un’analisi articolata di svariati parametri (relativi a struttura, produzione, mercato e performance economico-finanziarie), nell’arco di tre anni  l’Agri4Index ha prima consacrato la filiera vinicola italiana come la più forte tra quelle agroalimentari; ha quindi identificato le 7 regioni al top per competitività  (Veneto, Toscana, Piemonte, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Sicilia), per concludere il percorso in occasione di Vinitaly 2023 , con la premiazione delle cantine risultate vincenti con lo stesso approccio metodologico utilizzato per le filiere e sui territori.

In concreto è stato inviato un questionario alle prime 500 aziende vitivinicole italiane per raccogliere indicatori particolari, come per esempio posizione di prezzo, trend dell’export, presenza sui social, investimenti in sostenibilità ambientale e sociale. Tra le aziende che hanno aderito all’iniziativa sono state identificate quelle che si sono distinte in particolare su alcuni fronti: sostenibilità, innovazione, internazionalizzazione,  capacità di distinguersi sui mercati  e anche di rappresentare un volano per l’attrattività dei territori in cui operano.

«Le imprese da noi premiate al Vinitaly quali Best Ambassador ben esemplificano il percorso intrapreso da molte realtà del settore per rafforzare la distintività del vino italiano sui mercati e aumentare l’attrattività dei territori in cui viene prodotto», sottolinea Remo Taricani, responsabile delle attività italiane di Unicredit. «UniCredit ha dimostrato coi fatti di volere accompagnare questo settore, che oggi sosteniamo con impieghi per 900 milioni di euro, varando da un lato misure straordinarie, come il plafond da 1 miliardo per la liquidità delle imprese agricole, per fare fronte alla complessa contingenza attuale e lavorando dall’altro a progetti di sviluppo basati su sostenibilità e innovazione, come l’acceleratore FoodSeed da noi costituito, insieme a CDP  e Fondazione Cariverona, per sostenere le startup operanti nel Food e AgriTech».

Le cantine sono state suddivise nell’ambito di determinate  aree territoriali: Nord Ovest (Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta), Lombardia, Nord Est (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige), Centro Nord (Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Marche), Centro (Lazio, Sardegna, Abruzzo, Molise), Sud (Campania, Basilicata, Puglia, Calabria), Sicilia.

Nell’area Centro sono emerse le abruzzesi Cantine Spinelli, guidate dai figli del fondatore Dario e Adriano Spinelli, che si sono distinte per un elevato valore degli indicatori relativi a digitalizzazione e innovazione e anche per una significativa presenza nei mercati emergenti. Nel nord ovest ha vinto la piemontese cantina GD Vayra , storico brand delle Langhe condotto da Aldo e Milena Vaira con i figli Giuseppe, Francesca e Isidoro: hanno fatto premio il forte legame con il territorio, l’impegno sulla qualità attraverso continui investimenti in vigna e cantina, sostenibilità ambientale e sociale.

In Sicilia emerge Planeta, realtà di peso guidata dall’omonima famiglia, grazie al suo forte impegno nel sociale (per esempio progetti con la Comunità di Sant’Egidio, il Parco della Salute, il sostegno delle attività di Oxfam contro la povertà ) e per le iniziative a 360°nel campo della sostenibilità.

Innovazione e sostenibilità hanno spinto in alto la franciacortina Ricci Curbastro e Figli, campionessa in Lombardia, tra le prime nove aziende in Italia, e prima nella sua regione, certificata come «Azienda Sostenibile». A Sud vince la campana Feudi di San Gregorio di Antonio Capaldo: una delle aziende che più si sono distinte per un percorso di valorizzazione del portafoglio prodotti e internazionalizzazione, con un punteggio elevato anche nell’ambito della sostenibilità, ambientale, economica e sociale.

Campione nel Nordest è Masi agricola, ambasciatrice dei vini della Valpolicella nel mondo. Quotata in Borsa, la cantina veneta guidata dalla famiglia Boscaini, emerge «per il suo livello di awareness e reputation presso il consumatore italiano e internazionale» che hanno contribuito a rafforzare il posizionamento dell’Amarone e in generale dei vini Made in Italy nel mondo.

Infine nel Centro Nord si impone Umani Ronchi, cantina di riferimento nelle Marche, della famiglia Bernetti. L’azienda si colloca al top nella classifica dei best ambassador per il vino italiano, con un punteggio totale trainato soprattutto dal suo contributo alla valorizzazione del territorio. Dalla sua c’è anche un’ elevata propensione all’export oltre che una buona reputazione e conoscenza presso il consumatore. «Un premio che ci rende orgogliosi» commenta Michele Bernetti alla guida dell’azienda marchigiana. «E’ per noi il riconoscimento del percorso compiuto negli ultimi anni ispirato, tra l’altro, alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica».

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